martedì 16 settembre 2008

Chiesa del Santissimo nome di Gesù; Roma; 1568-1584

Sita in una piazza vicina al gigantesco monumento equestre a Vittorio Emanuele II, la Chiesa del Gesù è certamente una delle creazioni tardo-rinascimentali più belle del mondo.
La facciata, di un bianco sporco, impressiona alla prima vista quando la si intrevede dalle vie che si immettono nella piazza. La grande chiesa è sempre stata il sogno di Ingnazio di Loyola, maestro dell'ordine dei gesuiti, che incaricò vari artisi dell'epoca nel proggettarla. Si conoscono infatti progetti di Mechelangelo del 1554. Ma i cantieri del progetto del vignola vennro aperti solamente nel 1568. Ma alla morte del Vignola la direzione passo a Giacomo della Porta che la ultimò. Infatti nel 1584 venne consacrata.

La chiesa è ad una navata, secondo i dettami della controriforma, con tre cappelle per lato e sormontata da una volta a botte. In corrispondenza dell'intersecazione col transetto dai bracci mozzati si alza la grande cupola con tamburo ottagonale.
La volta della navata fu dipinta da GiovanBattista Gaulli e raffigura il trionfo del nome di Gesù e l'estasi di Sant'Ignazio e a cui è dedicata un cappella stupefacente, ricca di materiali preziosi come l'oro. Oro, coloro predominante all'interno della chiesa. Altra cappella importante dal punto di vista artistico è quella dedicata al Sacro Cuore già di San Francesco d'Assisi.

La Chiesa del Gesù può essere considerata il punto di unione tra il tardo-rinascimento o Manierismo e il Barocco. L'esuberanza dei decori, tipica del barocco, è ancora placata dall'ordine e dalla compostezza rinascimentale e manieristica.
La facciata, con le due grosse volute che collegano il modulo superiore al modulo inferiore, ispirerà moltissime facciate del barocco ibleo. Tra le province di Siracusa e Ragusa si trovano capolavori del tardo barocco, con facciate gialle di arenaria ed enormi volute. Un esempio Modica, Ragusa o Palazzolo Acreide, ma non c'è una città iblea dove volute di arenaria gialla colleghino i moduli superiori a quelli inferiori. Inoltre un mio paragone particolare: quelle due volute mi ricordano i lati dei pilastri di un cancello di una vecchia e abbandonata masseria non ancora da me datata che vedo sul lato destro della strada che da Augusta conduce a Brucoli.
Ricordo ancora la meraviglia che provai vedendo l'enorme facciate e il lucente interno della chiesa del Gesù, esempio del genio architettonico dell'Italia.La volta della Chiesa del Gesù, affresco intitolato "Il trionfo del nome di Gesù"













La Basiclica di San Giorgio, ModicacccccccccccccccIl Duomo di Augusta

7 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Durante i miei due viaggi a Roma, questa Chiesa non l'ho vista. La facciata è povera, ma l'interno è più sfarzoso.

Comunque noto che ti piacciono molto le chiese, dato che il prossimo argomento verterà ancora su una Chiesa.

Anonimo ha detto...

Bella idea quella di apportare una restylist al blog!

Ora la scelta dei colori è più accesa e riposante, bravo!

Anonimo ha detto...

L'argomento non l'ho ancora deciso. Comunque la facciata povera non è, anzi è ricca di decorazioni, sempre però educate. Stiamo arrivando al barocco e decorazioni e sfarzo sono di regola. Questa chiesa è certamente una delle più importanti d'italia per aver dato ispirazione a moltissime altre.